Gestire un affitto significa anche prevenire discussioni e tutelarsi da possibili contenziosi.
Una delle aree delicate è la ripartizione delle spese condominiali. Spesso i regolamenti condominiali contengono criteri poco chiari o addirittura iniqui, che possono generare conflitti tra proprietario e inquilino.
Per questo serve uno strumento preciso: il rendiconto delle spese condominiali.
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Perché il rendiconto è indispensabile
Il conduttore, prima di pagare, ha diritto a ricevere la specifica delle spese e dei criteri di ripartizione. Senza un rendiconto chiaro, il rimborso può bloccarsi o trasformarsi in una contestazione.
Un prospetto dettagliato, invece:
- dimostra il credito del proprietario;
- semplifica la verifica da parte dell’inquilino;
- previene discussioni e ritardi;
- diventa un supporto legale in caso di morosità .
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Come redigere un rendiconto efficace
Il documento deve riportare le voci approvate dall’assemblea condominiale e distinguere sempre tra quota proprietario e quota conduttore.
Le regole di ripartizione si basano sulle tabelle ufficiali (2014, aggiornate nel 2017).Â
In sintesi:
- a carico dell’inquilino vanno spese ordinarie come pulizia, ascensore, acqua, luce, riscaldamento, spurghi e servizi comuni;
- per la portineria, la quota a suo carico è pari al 90%;
- compenso dell’amministratore e assicurazione dello stabile restano a carico del proprietario, salvo diversa previsione contrattuale.
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Attenzione ai tempi: la prescrizione
Pochi proprietari sanno che:
- il rimborso delle spese condominiali può essere richiesto all’inquilino solo entro 2 anni;
- l’amministratore può chiedere al proprietario le spese entro 5 anni (ordinarie) o 10 anni (straordinarie).
- Questo significa che se non esigi gli oneri accessori per tempo, rischi di perdere gli arretrati.
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Cosa succede se l’inquilino non paga
Se il conduttore non versa la sua quota e il debito raggiunge un importo pari a due mensilità di canone, trascorsi 60 giorni di mancato pagamento il proprietario può chiedere la risoluzione del contratto per morosità .
Ricorda però che, l’amministratore si rivolgerà sempre al proprietario per il pagamento delle spese condominiali. Sei tu a rispondere, anche in caso abbiate stabilito che la quota spettante all’inquilino venga dallo stesso versata direttamente all'amministratore.
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Il consiglio pratico
Per evitare problemi, ti suggerisco di:
- versare direttamente le spese all’amministratore;
- redigere un rendiconto chiaro e dettagliato;
- richiedere all’inquilino il rimborso secondo i criteri previsti.
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Così sarai sempre in regola e protetto, con un documento che rafforza il rapporto locativo e ti tutela in caso di contenzioso.
👉 Il mio servizio di consulenza parte da 30 euro e varia in base alla complessità del caso.
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